Il dramma che attanaglia ogni celiaco: avena sì o avena no?

Per lungo tempo questa materia prima è stata esclusa dalla dieta senza glutine, pur essendone naturalmente priva. Nel Nord Europa - in particolare in Regno Unito, Irlanda, Svezia e Finlandia - da molti anni questo cereale è permesso e ampiamente utilizzato nella dieta gluten free.

Perché in Italia (e non solo) è stata considerata come alimento a rischio? Il problema più grande, in passato, è stato la frequente contaminazione da frumento, che avveniva a partire dalla raccolta e in diverse fasi della produzione.
Oggi, grazie ai progressi tecnologi e allo sviluppo di procedure specifiche sull'intera filiera, questo pericolo è stato significativamente ridotto. Anche la normativa parla chiaro: il Regolamento CE 41/2009 permette la commercializzazione di prodotti a base o contenenti avena con l'indicazione “senza glutine” in etichetta, purché si assicuri che il contenuto di glutine dell'avena impiegata sia inferiore ai 20 ppm.

In passato usata prevalentemente nell'alimentazione del bestiame, l'avena - pianta originaria dell'Asia occidentale e centrale appartenente alla famiglia delle graminacee - grazie alla scoperta del suo gran valore nutritivo, oggi si trova facilmente sulle nostre tavole ed è protagonista indiscusso delle colazioni di tendenza su Instagram.

Capita, talvolta, che moda e salute vadano a braccetto: l'avena, infatti, è fonte naturale di proteine ed è ricca di fibre solubili, in particolare di Œ≤-glucani. Diversi studi scientifici hanno documentato che il consumo regolare di questo cereale arricchisce, nel lungo termine, il profilo nutrizionale della dieta senza glutine, in particolare per quanto riguarda l'apporto di proteine, fibre, calcio, ferro e vitamina B1.
L'introduzione dell'avena nell'alimentazione gluten free, quindi, permette di ampliare la scelta di materie prime alternative al frumento, arricchendo la dieta con un cereale molto interessante dal punto di vista nutrizionale.

Nell'assortimento Fior di Loto trovi sia prodotti a base di avena senza glutine, sia quelli pensati per tutti e per cui non si può escludere il rischio di cross contamination (e quindi tra gli allergeni segnalati compare il glutine).
Ricordati sempre di leggere bene l'etichetta.

FONTI:, “Semaforo verde per l'avena”, Marco Silano, Celiachia Notizie, n.3 del 2015, pp. 68-69, http://www.treccani.it/enciclopedia/avena/, “L'impiego dell'avena nella dieta senza glutine”, Prof. Carlo Catassi, Direttore Clinica Pediatrica, Universit à Politecnica delle Marche, Ancona (2015).